Pasta, amore ed ecologia.

Barilla e il packaging che può influenzare le scelte dei consumatori.

Barilla toglie le finestre e apre le porte alla sostenibilità.

La pasta, il prodotto che da anni ci porta in tutto il mondo.

Avete ben presente la scatola blu della pasta Barilla con quella piccola finestrella di plastica?

Sì, proprio quella che vi fa maledire il giorno in cui avete deciso di seguire le regole del buon cittadino ecologico e vi fa perder tempo a dividere il cartone da quel quadratino di plastica per differenziarla? Bene, finalmente è tutta in cartone riciclabile al 100%.

Il nuovo pacco di pasta Barilla, è già in vendita?

Ahimè, la novità Barilla al momento è distribuita solo nel Regno Unito e rientra nel progetto “Good for You, Good for the Planet”.

Per quanto riguarda l’Italia abbiamo un restyling grafico del pacco, la dichiarazione di utilizzo di grani 100% italiani e una scatola composta al 100% da cartoncino di fibra vergine proveniente da foreste gestite secondo gli standard internazionali di sostenibilità: FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Schemes).

Immagino (e spero) che questo ulteriore rinnovo del packaging Barilla avvenga anche in Italia, perché soprattutto a noi italiani, quella stessa finestra – che lascia intravedere cosa c’è all’interno della scatola, come se non conoscessimo le fattezze di uno spaghetto, di un fusillo o di una penna – realmente non serve.

Barilla in Italia:

  • Restyling grafico delle nuove confezioni.
  • Grano di origine 100% italiano.
  • Scatola composta al 100% da cartoncino di fibra vergine.

Questo il messaggio della pasta Barilla che appare scritto in un rettangolo azzurro, messo nella posizione delle vecchie finestrelle in plastica.

“Niente più finestre di plastica. Cambiare il mondo un pacchetto alla volta“

“No more plastic window. Changing our world one pack at a time.”

Il riciclo del packaging è sempre facile da capire?

La mia risposta è no.

A tal proposito torno alla Barilla, non perché io sia una grande consumatrice dei suoi prodotti, ma perché nel complesso e su diversi fronti è un buon caso studio.

Il dubbio mi è venuto un giorno volendo smaltire correttamente la confezione delle mie fette biscottate integrali.

Come facilitarci la vita? Hanno creato una cosa molto ma molto semplice: simboli di smaltimento, facili da leggere e differenziati da colori.

 

La raccolta differenziata si fa a colori!

Fonte: www.mulinobianco.it/per-darti-il-meglio/natura/i-nostri-imballi

Barilla, nel sito Mulino Bianco, dichiara di avere come obiettivo l’utilizzo al 100% delle risorse riciclate e rinnovabili per il 2035.

 

“La pasta attenta all’ambiente” gira il mondo!

Sapere che il prodotto di punta italiano “La Pasta”, viaggia all’estero con un pacco ecosostenibile è un buon biglietto da visita no?

Ci aspettiamo che lo facciano anche gli altri.

Nel settore merceologico biologico si muovono già in direzioni simili ma credo, che man mano l’obiettivo di tutti sia quello di un packaging più sostenibile, perché il consumatore è sempre più attento all’ambiente e questo potrebbe dirottare la sua scelta di acquisto su un prodotto piuttosto che un altro.

  • Per concludere ho chiesto ad alcuni amici di darmi testimonianza della presenza di pasta a marchio italiano in giro per il mondo!

E se la vostra azienda fosse una Rockstar quale sarebbe? Scoprilo qui!