Il 17 marzo 2020, con l’ormai famoso decreto “Cura Italia”, lo stato metteva in azione una serie di manovre economiche a sostegno delle famiglie, dei lavoratori autonomi e delle imprese, per fornire supporto e aiuto in seguito alle gravi perdite di lavoro e commesse subite a causa del lock down per Covid-19.
Tra le manovre messe in campo c’era la possibilità di poter ricevere un bonus, sotto forma di credito di imposta, pari al 30% per tutti gli investimenti pubblicitari.
Il 19 maggio 2020 con il nuovo decreto, il Decreto Rilancio, il bonus è stato portato dal 30% al 50%.
Lo scopo di questa azione fiscale, mirata proprio al campo della comunicazione e della pubblicità, è quella di aiutare le imprese e i lavoratori a migliorare la propria attività al fine di poter crescere e incrementare il proprio fatturato.
Vediamo meglio nel dettaglio cos’è questo bonus, a chi è destinato e come si può ottenere.
Bonus pubblicità 50%: cos’è?
Il bonus pubblicità non è una misura fiscale introdotta con il decreto Cura Italia né con il decreto Rilancio, bensì esiste dal 2017. Con questi ultimi due decreti è cambiata l’aliquota e il metodo di applicazione.
Prima di queste recenti modifiche il bonus si applicava in misura pari al 75% e sulla parte incrementale dell’investimento pubblicitario.
Il decreto Cura Italia ha sostanzialmente introdotto la novità, ovvero la possibilità di usufruire del bonus sull’imponibile dell’intero investimento e in misura pari al 30%. Il decreto del Rilancio ha lasciato invariato l’imponibile e alzato la quota dell’aliquota al 50%.
Per capire quale sia la differenza tra il metodo di applicazione del bonus prima del decreto Cura Italia e dopo ti rimandiamo agli esempi presenti nel nostro articolo pubblicato il 21 aprile 2020.
Ma di cosa si tratta praticamente? È un credito di imposta che si ha la facoltà di utilizzare a compensazione attraverso il modello F24.
Chi può fare domanda per il bonus pubblicità 2020?
Possono richiedere e usufruire del bonus pubblicità con credito di imposta al 50% le imprese non commerciali, i lavoratori autonomi e le imprese.
Ai fini dell’applicazione del credito di imposta al 50% si considera, come già detto in precedenza, l’imponibile dell’intero investimento pubblicitario effettuato nell’anno 2020, anche qualora fosse la prima volta che l’azienda ricorre a questo tipo di leva del marketing.
Cosa si intende per investimento pubblicitario?
Le spese che rientrano nel bonus pubblicitario 50% riguardano l’acquisto di spazi pubblicitari su riviste e giornali stampati, digitali o su siti internet, emittenti radio-televisive a diffusione locale.
La conditio sine qua non è che i giornali in questione siano considerati e registrati come “testate giornalistiche”, ovvero devono essere iscritti al ROC (registro degli Operatori della Comunicazione).
Non rientrano in questa manovra fiscale, le realizzazioni di grafiche o gli investimenti pubblicitari effettuati sui social media (Facebook, Instagram, Youtube o Twitter) né quelli effettuati tramite Google Adwords.
Non rientrano, infine nel bonus, anche le spese per la creazione di volantini o brochure cartacee.
- Prevedere un budget da destinare a questo tipo di investimento.
- Stabilire a quali mezzi di comunicazione (stampa cartacea, digitale, Radio o tv) affidare la propria campagna pubblicitaria.
- Contattaci se hai bisogno di supporto per creare la tua campagna di comunicazione ad hoc per la tua azienda!
- Prenotarsi. Prima dell’introduzione delle nuove norme, la finestra temporale per effettuare la prenotazione per il credito d’imposta era dal 1° al 31 marzo. Oggi la prenotazione deve essere richiesta entro il 30 settembre 2020. Se avete già effettuato la vostra prenotazione nel mese di marzo, non dovete preoccuparvi resta comunque valida e verrà comunque presa in considerazione.La finestra di settembre è stata aggiunta solo per agevolare ancora di più le imprese.Resta il fatto che per prenotarsi occorre presentare dei preventivi di spesa che si intendono impiegare in campagne pubblicitarie.
- Fare la dichiarazione. La dichiarazione va fatta dal 1° al 31 gennaio 2021 e in essa vanno inserite tutte le fatture pagate, in relazione agli investimenti pubblicitari, fatti dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
Perché prenotarsi entro il 30 settembre per avere il bonus?
La domanda è perché non farlo?
Se tu che stai leggendo l’articolo fai parte di un’azienda medio-grande, avrai sicuramente visto o addirittura predisposto tu stesso degli investimenti in azioni pubblicitarie e magari il tuo team sta già pensando di farne altri.
Perché comunicare ciò che si fa e come lo si fa è oggi di vitale importanza per continuare a far parte di un mercato che evolve molto velocemente.
Se fai parte di una piccola azienda o sei un lavoratore autonomo puoi cogliere questa occasione per farti conoscere, per mostrare quanta cura e quanta passione metti nel tuo lavoro, quanto ci tiene al dettaglio e all’unicità di quello che crei.
“La pubblicità è l’anima del commercio” una frase che avrai sentito tantissime volte ma che oggi più che mai ha la sua forza. Nessun prodotto e nessun servizio, dal marchio più noto a quello più sconosciuto, può avere successo senza l’aiuto di un’adeguata campagna pubblicitaria sui mezzi di comunicazione.