Perché le performance delle tue campagne Meta sono scese da Aprile 2025?

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Campagne Meta che non performano?
Se gestisci campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram, avrai notato probabilmente che da Aprile 2025 qualcosa è cambiato: meno clic, costi più alti e risultati in calo. Non sei solo: questo è un trend diffuso che stiamo osservando in modo generalizzato come agenzia di comunicazione.

Cosa sta succedendo davvero?

Da fine marzo 2025, Meta (la società che gestisce Facebook e Instagram) ha introdotto cambiamenti significativi nell’algoritmo e nelle modalità con cui distribuisce gli annunci pubblicitari. Questi aggiornamenti hanno avuto impatti immediati e tangibili per tutti gli inserzionisti.

Le novità dell’algoritmo di Meta

I principali cambiamenti che hanno influenzato le campagne sono:

Rimozione del targeting dettagliato: Dal 31 marzo 2025, Meta ha eliminato la possibilità di escludere specifici segmenti di pubblico (per interessi, età o comportamenti). Questo significa campagne più generiche e ampie, affidando maggiormente all’intelligenza artificiale (AI) di Meta il compito di individuare utenti potenzialmente interessati.

Introduzione del Behavioral Intent Modeling (BIM): Questo nuovo modello AI analizza non solo i clic, ma anche il comportamento reale degli utenti (tempo trascorso sui contenuti, interazioni profonde, ecc.). Campagne con annunci meno coinvolgenti o siti web poco interessanti per gli utenti sono penalizzate.

Formati pubblicitari più coinvolgenti: Meta sta spingendo sempre più verso annunci video brevi, soprattutto Reels e Stories. Chi utilizza ancora prevalentemente formati statici tradizionali rischia di vedere un calo delle prestazioni.

Nuovi modelli di tracciamento: A causa delle limitazioni sulla privacy, Meta ha evoluto i suoi sistemi di tracciamento, favorendo strumenti come il Conversion API (CAPI). Se il tracciamento non è ottimizzato, Meta riceve segnali meno precisi e può di conseguenza peggiorare l’efficienza delle campagne.

Perché i costi sono aumentati?

Contestualmente, i costi delle campagne (CPM e CPC) sono aumentati perché:

La concorrenza pubblicitaria è cresciuta significativamente. Molte aziende stanno investendo sempre più sui social.

Gli algoritmi aggiornati, mentre imparano a funzionare meglio, creano temporaneamente situazioni di instabilità che fanno aumentare i prezzi.

Cosa stiamo facendo come Aries Comunica?

Da tempo, come agenzia di marketing e comunicazione, anticipiamo questi trend. Abbiamo sempre avvertito i nostri clienti che gli investimenti pubblicitari sui social erano destinati ad aumentare, e oggi ci troviamo esattamente in questa situazione. È una naturale evoluzione del mercato: più inserzionisti significa costi più alti.
Inoltre, ci stiamo già muovendo attivamente per adattare le campagne:

Stiamo adottando formati video verticali e coinvolgenti, fondamentali per la visibilità.

Abbiamo potenziato i sistemi di tracciamento attraverso il Conversion API per fornire a Meta dati più accurati e ottimizzare al massimo il budget investito.

Cosa chiediamo ai nostri clienti?

Per navigare al meglio questa nuova fase, è fondamentale che i nostri clienti comprendano la necessità di adeguare i budget agli attuali standard di mercato. Non è più sufficiente investire quanto fatto fino ad oggi per ottenere gli stessi risultati. L’algoritmo sta evolvendo, e questo periodo di “apprendimento” potrebbe in realtà riservare piacevoli sorprese in termini di risultati nel medio-lungo periodo.

In conclusione

La trasformazione dell’ecosistema pubblicitario di Meta era prevedibile e inevitabile. Ora più che mai, è importante restare aggiornati, adattare le strategie e investire adeguatamente per sfruttare al massimo il potenziale ancora enorme che piattaforme come Facebook e Instagram offrono alle aziende. Noi di Aries Comunica continueremo a monitorare e ottimizzare costantemente ogni campagna per garantire ai nostri clienti risultati sempre all’altezza delle aspettative.